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Negli ultimi mesi dello scorso anno ha partecipato attivamente alla protesta in difesa della foresta di Danneröder in Germania. Si tratta di una foresta secolare e fra le ultime europee sane e intatte. Il governo tedesco ha deciso di abbatterla, nonostante rientri nella lista dei territori d’interesse comunitario del progetto “Natura 2000” per la lotta alla riduzione dell’emissione di anidride carbonica, per costruire un’autostrada.
Carola, insieme agli attivisti tedeschi, ha “occupato” la foresta rifugiandosi sulle piante e chiedendo che gli accordi fossero rispettati.
Gli ambientalisti hanno percorso tutte le vie burocratiche per fermarne l’abbattimento, ma le loro richieste non sono mai state accolte, per cui, dopo 19 mesi di inutili proteste, hanno deciso di stabilirsi sugli alberi per la loro tutela.
Ufficialmente le piante sono state abbattute perché giunte alla loro fine naturale e perché la costruzione del tratto autostradale è di interesse pubblico. La protesta dagli attivisti e sostenuta da Carola - che per avervi aderito ha ricevuto una sanzione amministrativa - è che lo stato tedesco ha devastato il polmone europeo noncurante degli accordi con gli altri stati membri europei.
Il punto è che in Germania l’industria automobilistica è uno dei tre comparti industriali più grandi e le lobby collegate all’industria non hanno gli stessi interessi di tutela ambientale.
I governi sanno della crisi climatica, ma non agiscono. E Carola insieme agli ambientalisti sta lottando per la salvaguardia del nostro pianta.
link per approfondire
https://www.repubblica.it/.../intervista_carola_rackete.../
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