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Ha prestato giuramento come Ministra, suggellando il nuovo incarico offertole con le seguenti parole: “Sono una donna orgogliosa delle mie radici perché sono quechua, e tutti noi dovremmo sentirci orgogliose e orgogliosi di essere di origini indigene” .
Il popolo Quechua è originario delle Ande e vanta la discendenza dalla cultura Inca.
In Bolivia la comunità è di circa un milione e mezzo ed ha insediamenti anche in Perù, Ecuador e in misura minore in Argentina, Cile e Colombia.
La scelta è lungimirante perché Orellana è una storica attivista che si occupa della rappresentanza femminile delle aree rurali del Sudamerica.
La grande novità sta anche nel fatto che il nuovo dicastero avrà due viceministri, uno per le politiche di decolonizzazione e un altro incaricato di ammodernare la struttura per lo più patriarcale della società.
Orellana ha affermato che fra i suoi compiti ci sarà anche quello di valorizzare il significato del vessillo andino la “Wiphala” . Si tratta della bandiera multicolore che rappresenta i popoli nativi che facevano parte dell’antico Impero Inca.
Dal 2009 la Wiphala è testimone dello stato “multinazionale e multirazziale” riconosciuto anche dalla costituzione.
La Bolivia ha compiuto un grande passo, sarà da esempio a molti altri stati e paesi.
Sventoliamo simbolicamente la Wiphala augurando buon lavoro alla neo ministra e che possa essere da esempio a tutti noi!
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