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L’idea è nata dal suo desiderio di diminuire drasticamente la quantità di plastica disseminata nel suo paese, il Kenya. Era stufa di imbattersi nei rifiuti dispersi ovunque, mare compreso, per cui si è domandata come avrebbe potuto arginare il fenomeno.
Grazie alla sua laurea ha iniziato a studiare un modo per poter riutilizzare tutta quella plastica partendo dall’idea di creare un sistema che fosse in grado di rimettere in circolo i rifiuti evitando che finissero nell’oceano.
Dopo anni di ricerche è riuscita a produrre mattoni, piastrelle per la pavimentazione e coperture per tombini mescolando plastica e sabbia.
Il risultato è sorprendente: mattoni colorati, resistenti e a basso costo.
Il suo progetto ha dato vita alla start up Gjenge Makers che è in grado di produrre materiale a basso costo ed ecosostenibile permettendo anche alle persone meno abbienti di potersi costruire una dimora.
Attualmente la sua azienda produce giornalmente tra i 1.000 e i 1.500 mattoni di diverse dimensioni e colori utilizzando solitamente i rifiuti di plastica che non possono essere riciclati.
Da quando è iniziata l’attività ha già riciclato più di 20 tonnellate di rifiuti di plastica e ha in programma di aggiungere un’altra linea di produzione più grande che potrebbe triplicare la sua capacità.
Grazie al suo progetto innovativo, ha vinto il premio Young Champions of the Earth 2020 delle Nazioni Unite.
Gjenge Maker ha creato finora più di 100 posti di lavoro creando un effetto positivo anche a livello sociale.
Se vogliamo siamo in grado di rendere il nostro pianeta migliore.
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