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La storia di Olga inizia durante un suo viaggio in Nepal all’età di sessant’anni.
Durante una camminata su una montagna cade e si frattura la caviglia. La guida l’accompagna al villaggio più vicino dove la Murray si imbatte in una realtà a lei estranea.
Nota l’arrivo di pullman da cui scendono intermediari venuti a comprare bambine fra i sei e gli otto anni.
L’indigenza dei genitori li ha spinti a vendere le proprie figlie perché non sono in grado di nutrirle.
Il prezzo pattuito equivale a due capre o un maialino. Gli intermediari assicurano che le bambine vendute saranno destinate a famiglie benestanti e garantiscono la loro istruzione scolastica.
In verità le bambine saranno vendute come “kamlaris” (una sorta di servitù).
Il destino di queste bambine è ben lontano dall’idea “e vissero felici e contenti” .
Saranno costrette a lavorare senza sosta, dormendo in terra nutrendosi di avanzi. Le meno fortunate saranno vendute a dei bordelli.
Olga decide di intervenire per aiutare queste bambine. e
Comprende che il suo aiuto deve essere ben strutturato ed organizzato. Se le vuole aiutare deve fare in modo di poterle accompagnare fintanto che non saranno in grado di gestire autonomamente la propria esistenza.
Tornata in California fonda la “Nepal Youth Foundation” per offrire casa ed istruzione alle bambine.
In questi anni ha salvato quindicimila bambine e grazie al suo intervento è riuscita, in collaborazione con il governo nepalese, a dichiarare illegale il sistema di Kamlaris.
Il suo progetto si è esteso ai bambini orfani, alle scuole e ai reparti ospedalieri.
Dal 1990 la fondazione è stata in grado di fornire assistenza a cinquantacinquemila tra bambini e giovani e sessantaseimila adulti hanno beneficiato dei programmi di sensibilizzazione in materia di alimentazione, educazione e diritti dei bambini.
Un esempio encomiabile di una persona che ha messo al servizio dei più deboli la sua competenza e il suo amore.
https://www.nepalyouthfoundation.org/
https://en.wikipedia.org/wiki/Olga_Murray
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