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Il conflitto è parte integrante della natura umana e lo viviamo quotidianamente. Sul lavoro, all’interno di una relazione e con i figli. La tendenza comune è quella di considerarli come problemi e la soluzione dipende dalla situazione in cui ci troviamo. Sul lavoro potremmo tacere, accettare lo scontro. Nella relazione con i figli o con il partner potremmo dar voce ai nostri sensi di colpa, oppure dare sfogo alle frustrazioni accumulate durante l’arco della giornata.
Imparare a comprendere le dinamiche conflittuali, riuscire con il tempo a gestire i momenti di tensione e trasformarli in opportunità di crescita è un modo per permettere a ciascuno di noi di evolvere e raggiungere un equilibrio migliore all’interno delle relazioni.
Daniele Novara spiega con un linguaggio semplice i passaggi necessari per trasformare una dinamica conflittuale in una grande risorsa. Non è semplice raggiungere la meta in poco tempo. Si tratta di mettersi in gioco e scardinare modi di pensare e gestire il conflitto lontani dalle nostre abitudini, ma dopo un po' di esercizio ci renderemo conto che sarà gestito meglio uno screzio, un’incomprensione o un divieto da porre ai propri figli.
Imparare a so-stare nel conflitto ha una doppia importanza.
· Il conflitto potrebbe portarmi a riflettere su miei abitudini errate. Quindi la sospensione e l’ammissione di aver bisogno di riflessione, possono giovare all’esito finale di una disputa.
· Imparare a stare nel conflitto, guardarlo sotto tutte le sue sfaccettature può essere di grande aiuto per comprendere cosa si muove dentro di noi (quali ricordi ci sta portando alla luce quella frase, quella situazione) e prenderne le distanze ci permetterà di rivedere le nostre posizioni e affrontare la situazione con un’apertura diversa.
Lo consiglio a tutte le mamme e ai papà alle prese con le dispute per trovare soluzioni accettabili all’interno del nucleo famigliare.
Edizioni Sonda 2016
Foto di Tumisu by Pixabay
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